La Voce Dei Conigli

associazione di volontariato NO PROFIT per la tutela dei conigli CON SEDE A VERONA.

 

L'associazione lavocedeiconigli si occupa di recuperi e adozioni di conigli abbandonati.

Svolgiamo attività di informazione sulla corretta gestione del coniglio come animale da compagnia tramite il sito, la distribuzione di materiale informativo, eventi, nelle scuole e sui canali social.

Il nostro obiettivo è il benessere dei conigli e di tutti gli animali.

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ENCEPHALITOZOON CUNICULI

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Cosa fare Testimonianze

 

L'encefalitozoonosi (o testa inclinata) è una malattia piuttosto comune nei conigli domestici, anche se una buona parte dei soggetti positivi rimane asintomatica.

E' causata da un parassita, chiamato Encephalitozoon Cuniculi, un protozoa intracellulare obbligato (organismo che vive all'interno delle cellule dell'ospite che infesta) che può infettare oltre ai conigli molti altri mammiferi (negli umani il rischio esiste solo in casi particolari di persone immunodepresse, ad esempio soggetti malati di A.I.D.S.) e persino gli uccelli.

 

I principali organi colpiti sono i reni e il cervello, ma anche altri organi come il fegato e il cuore possono essere colpiti.

Le lesioni neurologiche possono causare anche paralisi parziali o totali delle zampe posteriori del coniglio.

 

E' importante essere tempestivi nella diagnosi e nella cura se si sospetta che il coniglio abbia l'encefalite. Ci sono sintomi più evidenti come ad esempio la testa inclinata o perdita dell'equilibrio, ma anche sintomi meno evidenti come eccessiva magrezza o incontinenza legata ad insufficienza renale.

 

SINTOMI:

 

L'infezione può essere asintomatica o con sintomi che variano a seconda dell'organo maggiormente colpito.

I sintomi solitamente più evidenti sono quelli neurologici.

 

DSCN6083.jpg DSCN4795.jpg encefalitozoonosi.jpg 4.jpg

 

Acuti:

  • Disturbi vestibolari (torcicollo, labirintite, etc.)

  • Testa Inclinata

  • Colpo Apoplettico (ischemia cerebrale)

  • Atassia (difficoltà di movimento)

  • Paralisi posteriore

  • Convulsioni

  • Nistagmo (movimento ritmico orizzontale degli occhi)

Cronici:

  • Movimento continuo del capo a riposo

  • Stato di estraneazione, fissare il nulla

  • Aggressività

  • Sordità

  • Cecità

  • Incontinenza (insufficienza renale)

  • Perdita dell'equilibrio

  • Ciecotrofi non ingeriti

  • Eccessiva magrezza e perdita di peso

  • Blocchi intestinali frequenti

Problemi oculari:

 

Spesso il coniglio presenta problemi agli occhi con il manifestarsi di uveiti:

 

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Abbiamo riscontrato un notevole miglioramento in questo coniglio dopo la cura di fenbendazolo per 4 settimane e colliri su prescrizione di veterinari esperti.

 

Trasmissione della malattia:

Le spore infettive vengono emesse dalle urine da 1-2 mesi dopo l'infezione.

Il coniglio può infettarsi mangiando cibo contaminato da urine infette di un altro coniglio.

Il coniglio infetto espelle il parassita attraverso le urine. A partire dalla quarta settimana dopo l'infezione fino a 2 mesi le urine del coniglio sono contagiose.

 

RIMEDI:

 

Terapia farmacologica nel caso il veterinario confermasse l'encefalitozoonosi:

 

Solitamente il ciclo di cura è con il fenbendazolo per 4 settimane (i dosaggi ve li prescrive il veterinario).

Nel caso si aspettano i risultato dell'esame del sangue si comincia con una cura incrociata: cortisone (per i primi 3 giorni) e antibiotico.

Bisogna avere pazienza i risultati della cura non sono immediati.

Un coniglio con la "testa inclinata" se curato tempestivamente spesso si raddrizza, se rimane con la testa inclinata può comunque condurre una vita normale.

 

Se non ha voglia di mangiare cercare di insistere tagliuzzando la verdura che preferisce, in casi gravi va alimentato forzatamente.

 

NON PERDETE LA SPERANZA, I RISULTATI SI VEDONO DOPO VARIE SETTIMANE-MESI.

 

video:

 

 

 

COSA FARE, CONSIGLI PRATICI

 

Prima cosa trovare velocemente un veterinario esperto in conigli!

 

Le prime 2 settimane dall'inizio dei sintomi  sono le peggiori, potrete notare il peggioramento, testa inclinata, perdita dell'appetito e perdita dell'equilibrio.

 

E' molto importante che il coniglio in questo periodo possa stare in un ambiente tranquillo e sicuro e se non mangia da solo dobbiamo provvedere ad alimentarlo forzatamente.

Non sconvolgete tropo le sue abitudini, non isolateli dal loro compagno/a.

 

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Se ha la testina inclinata i primi tempi dovrà imparare ad adattarsi alla nuova situazione a vedere tutto ruotato...piano piano troverà il nuovo equilibrio. Ricordate che non riuscirà a  saltare o ad entrare nella lettiera, quindi per agevolarlo mettete magari un telo assorbente a terra e vicino, magari una cuccia lo aiuta a sentirsi protetto e ad evitare di rotolare e farsi male, mettete il cibo vicino in maniera che abbia tutto sotto il naso senza doverlo cercare in giro per casa.

 

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Durante le crisi convulsive avvolgerlo in un asciugamano e tenerlo in braccio cercando di tranquillizzarlo.

So che e' difficile ma e' importante: cercate di mantenere la calma.

 

Se ha seri problemi di equilibrio e tende a rotolare su se stesso sarebbe bene che il pavimento su cui cammina sia coperto da tappeti morbidi, asciugamani ecc. in modo da avere un substrato su cui le zampe facciano presa sicura e per evitare traumi in caso di cadute.

 

Non tenete il coniglio in gabbia ma fare in modo che abbia più spazio possibile a disposizione, così da esercitare la muscolatura e abituarsi più rapidamente alla sua nuova condizione.

Tenerlo nell'ambiente a lui più conosciuti, nei posti estranei tende ad agitarsi e a rotolare di più (es. dal veterinario).
Se ha difficoltà ad entrare nella lettiera, togliere via una della pareti, così da facilitargli l'entrata, idem per la presenza di eventuali scalini in casa: costruire una rampa con una semplice tavola di legno avvolta in un asciugamano così che non scivoli durante la salita o la discesa.

 

Se non ha voglia di mangiare cercare di insistere tagliuzzando la verdura che preferisce, in casi gravi va alimentato forzatamente.

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Nei limiti del possibile, cercare di non lasciarlo solo troppo a lungo.


E' difficile stabilire i tempi di recupero: molto dipende da quanto si muove, da quanto e' motivato e da quanto si riesci a trasmettergli calma e fiducia. Tenere presente che i conigli con danno neurologico sono molto più sensibili ai nostri stati d'animo e si stressano molto più facilmente.


Calma, ottimismo e un ambiente adeguato sono parte integrante della terapia farmacologica, oserei dire che, forse, hanno pari importanza rispetto alle medicine.

 

 

 

TESTIMONIANZE

 

 

 

 

 

 

La storia di FIOCCO di Leonardo

CRONOSTORIA  DI   FIOCCO

Cari amici, vi voglio raccontare l’esperienza vissuta con il mio coniglio di nome “Fiocco”. Lui è entrato nella nostra casa ben sei anni fa, era grande quanto una mano, aveva solo pochissimi mesi di vita, ma  immediatamente imparò a svolgere tutte le sue funzioni fisiologiche esclusivamente dentro la lettiera ricoperta di segatura. Per questo ottenne da noi un premio. ASSOLUTA LIBERTA’ di poter utilizzare   totalmente la nostra grande casa disposta su tre piani, questo anche in nostra assenza. Scoprimmo subito quali erano i suoi giochi preferiti e quali erano le sue esigenze. Amava avere sempre la lettiera pulita e a disposizione pellet, acqua fresca, fieno e verdure servite dentro un piattino. Adorava riposare su morbidi tappeti e non amava essere sollevato per le coccole ma bensì voleva essere accarezzato disteso a terra. Gli piaceva giocare spingendo e facendo rotolare diverse palle di gomma, mentre gli fu impedito di mordicchiare i fili di corrente elettrica sua grande passione.. Imparammo così a rispettarlo e a convivere quotidianamente con un piccolo animaletto vagante sempre alla ricerca della nostra presenza.  All’ età di tre anni durante una delle tante uscite in giardino, Fiocco fuggendo perché ricorso da un gatto, si fratturò le zampe posteriori. Questo non venne prontamente diagnosticato da veterinari a dir poco incompetenti e quindi la situazione degenerò causando anche una pododermatite granitomatosa degenerativa, patologia decisamente molto grave e in diversi casi addirittura letale. Quando la situazione arrivò al limite della disperazione ci consigliarono una clinica veterinaria di Ferrara e qui Fiocco incontrò due fantastici veterinari specializzati nei NAC  (nuovi animali da compagnia). I veterinari riuscirono con prolungati bendaggi di garza iodata e con terapia antibiotica iniettata in cute a salvare il nostro coniglio e fargli riprendere la deambulazione permanendo solo un lieve deficit funzionale, tutto questo durò circa cinque mesi. Due anni dopo improvvisamente ci accorgemmo che Fiocco rifiutava il cibo, avvicinandosi al piattino ma ritraendosi prontamente. Capimmo che la situazione si stava aggravando quando il coniglio non evacuava quasi più. Lo riportammo alla clinica veterinaria dove intervennero immediatamente sulla malaocclusione dentale. Trascorremmo quindi altri giorni molto duri, con alimentazione forzata, ma fortunatamente durò poco. E la vita di questo intelligentissimo animaletto continuò serena sino a circa poco meno di due mesi fa (5 febbraio 2010) quando improvvisamente Fiocco dopo una lunga dormita davanti al camino di casa, si alzò barcollando non riuscendo più a mantenersi in equilibrio. Rifiutava cibo, ma aumentava spaventosamente il senso di sete, il livello del bicchiere d acqua dove lui si abbeverava calava vistosamente. Durante la notte la situazione si aggravò, Fiocco non riusciva più a stare in posizione quadrupedale, cadendo ripetitivamente avvolgendosi a vite su sé stesso e la testolina iniziò ad inclinarsi verso il lato sinistro. Nella prima mattinata del giorno seguente, il coniglio venne ospedalizzato, e dopo aver effettuato specifiche analisi cliniche venne diagnosticata l’encefalitezoonosi.

La terapia iniziale fu di cortisone a seguire antibiotico antiparassitaria e antinfiammatorio. Inizialmente Fiocco reagì bene ai farmaci, ma dopo due giorni ci fu una forte ricaduta. Disperati lo riportammo a casa sperando che nel suo ambiente si riprendesse. Con tanta perseveranza costruimmo un morbido recinto, con morbidi cuscini e spessi panni ricoperti da traverse  per incontinenti, cercando di evitargli traumi durante i repentini rotolamenti. Venne alimentato in modo forzato con critical care ogni tre ore, compreso la notte. Venne abbeverato costantemente con una grossa siringa senza ago, venne lavato giornalmente con acqua tiepida e sapone e immediatamente dopo asciugato con phon, gli vennero somministrate puntualmente tutte le terapie farmacologiche prescritte e venne ricoperto di attenzioni, presenze e affetto da parte di tutti i componenti della nostra famiglia. Fu molto difficile decidere di non praticare l’eutanasia, assistere impotenti alle sue frequenti crisi epilettiche che lo costringevano a rimanere immobile a terra per lunghi interminabili istanti, e al susseguirsi di capovolgimenti per la mancanza di equilibrio, ci faceva impazzire. La situazione era veramente drammatica, l’incapacità di ingerire il ciecotrofo gli procurò stasi intestinale, e sopragiunsero anche problemi sia a livello oculare che all’apparato urinario.

Ma Fiocco ci esprimeva tutta la sua voglia di vivere, cercava le nostre carezze ci leccava le mani, mangiava quando gli veniva proposto e tentava di lavarsi (dove riusciva ad arrivare naturalmente). Non ci furono mai notevoli miglioramenti per circa quindici lunghi giorni, anzi direi che ebbe anche qualche peggioramento. Dal sedicesimo giorno in poi però Fiocco iniziò a riprendersi. Richiese l’autonomia nell’alimentazione e all’idratazione, poi iniziò la deambulazione, si procurò un varco tra i cuscini del recinto per poter uscire, riuscì a  trovare l’equilibrio per ingerire il ciecotrofo, e iniziò a cercare la lettiera. Quindi, poiché non era ancora in grado di saltare ,tagliammo su di un lato una grande scatola di plastica ricoperta di segatura per potergli permettere di entrare. Dopo pochi giorni, con grande meraviglia anche dei veterinari, Fiocco iniziò ad entrare nella sua originaria lettiera alta circa dieci centimetri, e come ultimo grande successo, dopo aver catapultato un paio di volte, fu nuovamente in grado di salire e scendere le scale di altezza superiore a venti centimetri.

Oggi a distanza di ben circa cinquanta giorni dalla malattia, il nostro Fiocco è in ottimo stato di salute, senza postumi residuali, la testolina è perfettamente allineata e non ha deficit motori. Con questo racconto vogliamo lanciare un messaggio di speranza a chi stà vivendo, purtroppo questa negativa esperienza. L’encefalite è una lunga e brutta malattia, ma se presa prontamente è curabile anche se cronicizzante. Abbiate tanta perseveranza, non abbattetevi mai, ma con tenacia resistete, questo potrà risultare molto oneroso, ma se il vostro coniglio vi chiede aiuto non negateglielo, se  non è ancora giunto il momento di salutarlo ve lo dimostrerà, dategli tanto amore e supporto al resto provvederà lui.

GUARDA IL FILMATO

 

 

La storia di MARGOT di Marina

Margot è una coniglietta di Verona che è stata colpita da Encefalitozoonosi fin da piccola, è partito tutto da un occhio che si era opacizzato, dopo 2-3 giorni ha avuto la paralisi delle zampe posteriori. E' stata curata ed ora sta bene, purtroppo non ha ripreso bene l'uso delle zampe pero' riesce a vivere bene lo stesso, ha molta voglia di vivere.

La sua "mamma" Marina gli ha creato una stanza confortevole con tappeti morbidi in maniera che non si lesioni la pelle delle parti che strofina a terra.

 

grazie Marina per le foto e un bacione a Margot coniglietta coraggiosa e piena di vita!

 

Guarda il filmato

 

 

La storia di ROMEO di Valentina e Roberto

 

Romeo bellissimo coniglio ariete di taglia grande è stato preso ad una fiera a settembre 2006, purtroppo dopo qualche mese ha manifestato i primi sintomi: testa inclinata. Valentina e Roberto hanno portato Romeo da un vet purtroppo inesperto che lo curava per un ascesso all'orecchio, infatti i sintomi sono peggiorati fino a che Romeo non aveva piu' equilibrio, da li il ricovero da una altro vet. Le speranze sembravano perse nonostante la cura immediata per sospetta encefalite, Romeo non stava in piedi e rotolava di continuo fino a che non è stato riportato a casa dopo vari consulti con esperte conigliare;-))

Infatti Romeo a casa ha ripreso equilibrio (anche se ancora a volte rotola), a mangiare e continua la sua cura...

probabilmente ritrovando i suoi odori e i suoi posti ha facilitato il recupero.

Questo ci ha fatto capire che un coniglio con encefalite sta bene in casa fra i suoi odori e posti conosciuti, ovviamente libero e con particolari attenzioni perchè non si faccia male rotolando, per esempio mettere cuscini, materassini e togliere gli oggetti o mobili pericolosi.

 

 

Romeo prima della malattia:

   

 

Romeo durante la malattia a casa:

     

 

 

 

La storia di EDD di Irene

Anche il piccolo Edd nel novembre 2006 ha manifestato l'encefalite confermata anche dall'analisi del sangue.

Ora è in cura e coccolato dai suoi umani e dai suoi fratelli pelosi, forza EDD!