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Cosa
puoi
fare:
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LE FATTORIE DELLA BILE
Ci sono orrende crudeltà in tutto il mondo, come ad esempio le
"fattorie della bile". Si trovano nei paesi orientali, già noti per le pellicce di cani e gatti e per gli allevamenti di cani da mangiare, altri orribili atrocità verso gli animali.
Qualche anno fa ho saputo di queste "fattorie" dove tengono gli orsi in piccole gabbie e gli estraggono la bile che poi useranno per prodotti cosmetici, quei poveri orsi vivono per anni rinchiusi ed immobilizzati nelle gabbie e costretti a sofferenze e crudeltà e vengono "spremuti" ogni giorno , non capisco come possano esistere certe cose, sono state fatte delle petizioni e richieste per fermare tutto questo, ma è molto difficile intervenire sui governi stranieri e le loro leggi, e poi ci vorrebbe piu' informazione come è stato per le pellicce di cani e gatti.
CINOFAGIA
(cani
da macello)
Dalle
sfilate di moda nell’Occidente alle torture e sevizie più crudeli dei
macelli asiatici. Mai come per il San Bernardo il mondo si spacca in due,
da una parte stelle e medaglie, dall’altra inferno e dolore. Mentre a
Saint Rhemy en Bosses, nella ricca Svizzera, si celebra l’11 settembre
la «Barry Cup» - uno dei concorsi di bellezza più prestigiosi
intitolato al celebre cane Barry che nell’800 salvò da solo 44 persone
dalle nevi - in Cina, Corea e Vietnam il San Bernardo continua ad essere
un cibo prelibato e carissimo, con (credono erroneamente in questi Paesi)
proprietà altamente afrodisiache.
Gli orrori. La cinofagia, cioè l’uso alimentare di carne di cane, è
tra i delitti più aberranti che gli antivivisezioni conoscano, basata su
barbare e false tradizioni difficili da estirpare. Quanti sanno che il San
Bernardo, nei Paesi dove viene praticata la cinofagia, è tra i prodotti
più lucrosi che il mercato della carne conosca consigliati e finanziati
dagli stessi governi? Dietro questo business ci sono milioni di San
Bernardo (ma anche tanti altri cani di razza e non di razza) ai quali,
prima di essere uccisi, vengono spezzate le zampe, tagliati gli occhi,
mentre una corda stretta attorno al collo blocca ogni loro movimento di
difesa. Una sbarra metallica collegata a un generatore di corrente gli
viene infilata in bocca: per più di un’ora il cane viene torturato con
scariche elettriche. Poi viene ustionato con la fiamma ossidrica e infine,
ancora vivo, viene scuoiato secondo gli usi locali, spesso anche nei
mercati all’aperto, sotto gli occhi di tutti, bambini compresi.
Il macello. Le immagini su internet divulgate dagli animalisti parlano da
sole. E gli occhi dei cani, che in quei luridi mattatoi assistono al
martirio dei loro compagni aspettando il loro turno, non riusciremo a
dimenticarli mai. Perché tanto orrore? Secondo gli asiatici la carne di
cane diventa afrodisiaca solo se l’animale muore con grandi sofferenze.
Quando un mammifero si trova in stato di stress, angoscia, dolore e agonia
produce un’elevata quantità di adrenalina e, per questi Paesi, la carne
piena di tale sostanza regala lunghe ore di piacere sessuale.
Il mercato. In Cina i San Bernardo sono stati eletti come i cani più
facilmente allevabili a tale scopo perché «di indole mansueta, crescono
velocemente, si riproducono in gran numero, sono più resistenti alle
malattie e soprattutto non mordono»: con queste parole il veterinario
responsabile dell’allevamento statale cinese del Beijing ha inaugurato
l’apertura di altri macelli di San Bernardo nel Paese. Eppure, stando
agli studi più recenti, questa razza è dotata di cellule olfattive,
simili a raggi infrarossi, che gli permettono di captare le onde termiche
dei corpi sepolti sotto la neve. Un cane nato per salvare l’uomo che lo
ripaga, senza alcun motivo valido, con sevizie e torture.
tratto
da: IL MATTINO - 05/09/2004 |
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La corrida non è una sfida leale
tra un uomo, il matador, e un toro; è un evento pianificato affinché
l’animale non possa vincere. Nell’arena il toro viene affrontato secondo un
rituale prestabilito da una serie di uomini armati in vario modo. Gli aiutanti
del matador hanno il compito di confondere e stancare l’animale. I picadores a
cavallo affondano una lancia nella schiena del toro, straziando i muscoli del
collo obbligandolo ad abbassare la testa, per il colpo finale. I banderilleros
piantano degli arpioni colorati sul dorso dell’animale, lacerando
ulteriormente le ferite. Solamente a questo punto il matador affronta da solo il
toro, ormai stanco e indebolito, cercando di ucciderlo con un colpo di spada al
cuore. Spesso il toro viene infilzato diverse volte prima che cada al suolo.
Dopo il “combattimento”, gli viene spezzata la spina dorsale, tagliate le
orecchie o la coda, poi donate al matador come trofeo. Non di rado il toro è
ferito a morte e paralizzato, ma ancora vivo, quando viene legato per le corna e
trascinato fuori dall’arena.
Sopravvivono
in molte città italiane in nome della "tradizione", riti ancestrali e
medievali celebrati sulla pelle degli animali, in genere in onore di santi e
madonne locali.
Sono coinvolti cavalli, asini, muli utilizzati in pericolose corse all'interno
di piazze e strade inadatte.
Ma anche ranocchie, oche, buoi, maiali, palombelle.
Ne sono responsabili comuni e parrocchie mentre veterinari e magistratura non
vedono e non sentono.
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"Non possediamo la forza numerica necessaria a realizzare la liberazione; possiamo soltanto veicolare riflessioni che portino a maturazione il liberazionismo che auspichiamo: tanto onesto da risultare incomprensibile per l'attuale società
specista.
Affinché l'affermare che a tutti gli animali vanno riconosciuti diritti equivalenti ai nostri non venga più classificato come una forma di
'estremismo'. Per non sentirci più chiedere "meglio salvare un bambino o un topo?".
Non "soltanto" per stare meglio con noi stessi, per essere più coerenti o in pace con le nostre coscienze. No. Per i non umani, sopra ad ogni altra considerazione, per loro".
Per
fare una pelliccia quanta crudelta'...
Il
business delle pellicce comporta ogni anno l'uccisione di oltre 15 milioni di
mammiferi selvaggi e 29 milioni di animali d'allevamento.
In Italia sono ancora attivi 63 allevamenti e gli stilisti, stanno rilanciando
l'uso della pelliccia estendendone la moda anche agli accessori ed al pubblico
maschile.
La maggior parte degli animali selvatici è ancora oggi catturata con l'uso
delle tagliole. Quando la tagliola scatta violentemente sull'arto, l'animale non
ha più scampo: o in preda dal terrore ed alla sofferenza lancinante, si strappa
l'arto a morsi, e allontanandosi va incontro a morte certa per dissanguamento e
per incapacità a rifornirsi di cibo; oppure decide di rimanere intrappolato, ed
in tal caso dovrà predisporsi ad una lunga agonia che può solo essere
abbreviata dall'arrivo dei cacciatori.
L'ermellino, ad esempio, viene spesso catturato con una lastra di ferro ricoperta di
grasso che, quando viene leccata, la lingua rimane incollata alla lastra stessa.
Per
le pelli del leopardo
si preferisce invece
immobilizzare l'animale in una strettissima gabbia ed introdurgli quindi
nell'ano una lunga sbarra di ferro arroventata, che viene poi spinta con forza
fino ai polmoni.
Per
le volpi
la tecnica maggiormente praticata è l'elettrocuzione.
Tramite
due elettrodi metallici viene inflitta all'animale una scossa elettrica di
circa 200 volt: una morte che molto spesso arriva fra atroci sofferenze.
Volpe
morte per scossa elettrica
Le
pellicce di foca,
richiedono le pelli candide dei cuccioli ed è per questo che ogni anno ne
vengono uccisi 400.000. Le piccole foche vengono bastonate e scuoiate vive, di
fronte agli occhi delle madri che spesso cercano di proteggere la prole facendo
loro scudo con il proprio corpo.
Quelli d'allevamento invece vengono rinchiusi nelle gabbie; un alto numero di
animali si spezzano i denti contro le sbarre altri si automutilano o si
suicidano a furia di violente testate contro le pareti della loro prigione;
numerosi i casi di cannibalismo o i casi di soggetti che, impazziti, ripetono
ininterrottamente lo stesso inutile movimento.
I visoni
vengono finiti con il
fracassamento del cranio; per le volpi si ricorre all'elettroesecuzione (un
elettrodo viene fissato alla bocca ed uno all'ano) perché fa irrigidire
l'animale e rende il pelo più voluminoso!; i
conigli
e gli
agnelli sono appesi per i tendini ad un gancio e scuoiati vivi; ai
cincillà
invece si gira la testa di 180° fino a spezzargli il collo; gli agnellini
persiani (i breitschwants) sono invece estratti dal ventre materno e
scuoiati vivi.
da:
guida ai prodotti non testati.
visone
in gabbia
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PELLICCE DI CANE E GATTO
In Paesi quali la Cina
e la Thailandia i cani - pastori tedeschi, chow-chow, ma anche semplici meticci
- vengono sgozzati anche per strada, fatti morire per dissanguamento o colpiti a
morte con dei randelli, mentre i gatti vengono spesso impiccati con cappi
metallici. Tutto questo per soddisfare la vanità rubando loro il manto.
Ogni
anno due milioni di cani e gatti detenuti in condizioni spaventose sono privati
di ogni elementare diritto: alcuni di essi sono randagi, altri invece vengono
appositamente allevati per rubare loro il manto. Le tecniche di uccisione sono
violentissime: i cani - pastori tedeschi, chow-chow, ma anche semplici meticci -
vengono sgozzati anche per strada, fatti morire per dissanguamento o colpiti a
morte con dei randelli, mentre i gatti vengono spesso impiccati con cappi
metallici. Per confezionare una sola pelliccia occorrono solitamente dai 10 ai
12 cani, mentre per quella di gatto possono essere necessari fino a 24 animali.
Cosa
troviamo scritto sulle etichette nel caso di pellicce:
DEFINIZIONE
PELLICCE DI CANE E GATTO
Gae
wolf, Sobaki, Asian jackal, Goupee, Kou pi, Gubi, China wolf, Asian wolf,
Pommern wolf, Loup
d'Asie (wolf of Asia), Asiatic
raccoon dog, Corsac fox, Dogues de Chine
Special
skin, Lamb skin, Mountain goat skin, Sakhon Nakhon lamb skin
Housecat,
Wild cat, Katzenfelle, Goyangi, Mountain ca
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CACCIA E PESCA |
La
caccia uccide anche gli umani, non solo gli animali
Non
solo uccelli ed altri animali cadono sotto i colpi delle doppiette, ma anche gli
stessi cacciatori o sfortunati escursionisti, vittime di frequenti incidenti.
Nella stagione di caccia 2001/2002 sono morte 47 persone, una media di quasi 10
al mese.
Si contano inoltre 66 feriti e 5 invalidi permanenti. Il dato e' contenuto in un
dossier dell'Eurispes, pubblicato all'indomani dell'apertura ufficiale della
stagione venatoria iniziata il 19 settembre 2002.
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Caccia
alle foche
La
caccia alle foche, il più grande e crudele massacro di mammiferi marini nel
mondo, è ripreso con violenza e intensità grazie all’avvallo del Departement
of Fisheries and Ocean Canadese, che nel febbraio 2003 ha emanato un “piano
triennale di Gestione” con cui ha fissato a quasi un milione il numero di
foche che potranno essere uccise nel triennio 2003-2005.
Lo scorso anno sono state barbaramente uccise 286.000 foche, di cui il 97% erano
cuccioli di età compresa tra le 2 e le 12 settimane di vita, preferiti per la
morbidezza del loro manto. Questi piccoli ancora non sanno nuotare, per cui non
hanno possibilità di fuggire davanti ai cacciatori, e le loro madri li
difendono fino alla morte usando il proprio corpo come scudo.
Così senza scampo arriva la morte, la più violenta e crudele immaginabile: un
team di veterinari indipendenti ha documentato che il 42% delle foche esaminate
erano state scuoiate vive, e il 40% viene colpito ripetutamente prima di morire.
Per il governo canadese questi animali vengono uccisi in “maniera umanamente
accettabile”.
L’Italia
rappresenta uno dei principali produttori al mondo di “pellicce” di foca:
negli ultimi tre anni il nostro Paese ha importato prodotti di foca (pellicce,
pelli, olio) per un valore complessivo di 2 milioni di euro, mentre il valore
delle esportazioni ha raggiunto i 5 milioni di euro. I due terzi delle pellicce
importate dall’Italia sono state conciate e lavorate all’estero. Le
importazioni di pellicce di foca provenienti direttamente dal Canada ammontano
al 3% ma circa il 30-40% delle pellicce (conciate, semilavorate) di questi
mammiferi che l’Italia importa da altri Paesi, provengono da animali uccisi in
Canada. Complessivamente, negli ultimi anni l’Italia ha importato pellicce di
foca da 20 diversi Paesi ed esportato pellicce in 39 nazioni. Proviene dal
Canada anche il 90% dell’olio di foca importato dall’Italia, che
recentemente ha incrementato l’importazione di questo derivato animale -
soprattutto destinato al consumo umano - portando le importazioni ad un valore
di 400.000 euro e le esportazioni a 175.000 euro nel 2003.
Fonte
infolav.org
Vergognati
tu che ne indosserai la pelliccia!
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ZOO, CIRCHI, ACQUARI |
Il
circo con gli animali è davvero divertente?
E'
naturale per un orso ballare o per delle foche giocare con un pallone? Oppure
per un elefante mantenere il suo peso di diverse tonnellate sulle sole zampe
posteriori? O per dei felini saltare attraverso un cerchio infuocato,
considerato anche il terrore atavico degli animali per questo elemento?
Obiettivamente, crediamo di NO! Invece, evidentemente, i circensi trovano che
tutto ciò sia naturale e normale per gli animali...
per
saperne di più: agireora
Anche
i delfinari, zoo, acquari...sono solo gabbie per gli animali, hanno rubato loro
la liberta' , solo per il nostro divertimento....e per soldi!
GLI ANIMALI SONO COME ETERNI BAMBINI PICCOLI, HANNO BISOGNO DI NOI, DEL NOSTRO AIUTO. SONO ESSERI VIVENTI, CAPACI DI PROVARE EMOZIONI, SENTIMENTI, GIOIA E DOLORE...CHI NON AMA GLI ANIMALI NON AMA LA VITA.
Forse arrivera' un giorno in cui uccidere un'animale sara' un reato, un giorno che gli uomini apriranno gli occhi , la mente, il cuore e capiranno che gli animali hanno sentimenti come noi e solo perchè non parlano la nostra lingua non vuol dire che sono stupidi e privi di sensibilita', ma sono esseri viventi da amare e rispettare, forse quel giorno è ancora lontano ma con l'impegno e l'aiuto di tutti noi forse quel giorno
arrivera'.
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TRAFFICI
DI ANIMALI |
ANIMALI ESOTICI
Rettili,
uccelli, e varie specie catturate nel loro habitat e
condannate a morte!
Uno
strano commercio
Il commercio interno di piccole tartarughe d'acqua e' stato proibito negli
Stati Uniti nel 1975.
Cio' e' avvenuto poiche' le tartarughe d'acqua possono trasmettere i
batteri della salmonellosi agli esseri umani. Le stime riportavano che,
prima della proibizione del 1975, le tartarughe d'acqua causavano fra
il 14 e il 17% dei 300.000 casi annui di salmonellosi, negli U.S.A.
Ciononostante, l'allevamento e l'esportazione di tartarughe d'acqua dolce
dagli U.S.A. verso altri paesi sono ancora legali e rigogliosi.
Le vittime
Le tartarughe piu' comunemente esportate dagli U.S.A. sono due sottospecie
di Trachemys scripta: la Trachemys
scripta elegans (la tartaruga dalle "Orecchie Rosse", la cui
importazione e' vietata in Europa dal 1997, a causa dell'impatto sulle
specie locali) e la Trachemys
scripta scripta (la cui importazione in Europa e' ancora legale).
Le tartarughe d'acqua domestiche conducono una vita misera in ogni caso.
Laddove, nel loro ambiente naturale, nuotano per chilometri ogni giorno,
in cattivita' vengono tenute in piccole pozze, se non in acquari. Ricevono
raramente lo stesso tipo di cibo vario che ottengono in natura. Per non
parlare della luce del sole, che e' essenziale per la loro salute, e che
puo' essere rimpiazzata - sebbene parzialmente - solo da lampade molto
costose, che non tutti i "proprietari" concedono alle tartarughe.2
Dunque, non piu' del 20% delle tartarughe allevate per l'esportazione
sopravvive al primo anno di vita, laddove in natura arrivano spesso a 30
anni.3
Il destino delle
vittime
Se le tartarughe sopravvivono allo stress del trasporto e del mantenimento
inadeguato, la loro stazza diventa preso un problema per il loro
"proprietari". Le tartarughe femmine, in particolare, possono
diventare lunghe fino a 30 centimetri.
Molte di loro, di conseguenza, vengono buttate via. Alcune, le piu' forti,
sopravvivono nelle pozze in cui sono state cosi' fortunate da essere
buttate.
Chi sopravvive
Se le tartarughe vengono buttate in un ambiente naturale e non muoiono
immediatamente dopo, diventano una minaccia per la fauna locale. In
Europa, ne sono state buttate via talmente tante che alcune specie locali
di tartaruga, come l'Emys orbicularis o la Mauremys leprosa, stanno
scomparendo4. Molti stati, sia Europei che non-Europei
(Germania, Italia, Australia, Israele, Sud Africa, per esempio), hanno
negli ultimi anni proibito l'importazione di tartarughe dalle orecchie
rosse. Tuttavia, ancora 30 stati le commerciano.
dal sito.
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"adottati"
per essere vivisezionati
Una
preoccupante esportazione di cani dall' Italia verso Germania, Svizzera e
Austria. Molti cani partono dai nostri canili, molti altri vengono rubati ai
loro padroni, per questo è importante non lasciarli mai incustoditi.
Sono
stati fermati camion ai confini con questi paesi dove all' interno c'erano cani
stipati e agonizzanti.
Un
sospetto atroce della fine che questi animali faranno oltre confine. Essere
vivisezionati nei laboratori.
Attenzione
anche a chi si offre di adottare piu' animali contemporaneamente, dovete dar via
degli animali controllate bene a chi li date e che sia sempre possibile vederli
con i vostri occhi anche negli anni successivi.
Se
dovete ricorrere all'
eutanasia per il vostro animale restate fino alla fine
(anche se è difficile), dovete essere sicuri che sia veramente morto, ci sono
veterinari che di nascosto mandano questi animali oltre confine, approfittando
del dolore del proprietario nel non voler assistere alla morte del proprio
animale, a morire come cavie nei laboratori.
Qui nella mia citta' un noto veterinario è stato trovato sul "fatto" e
denunciato.
Comunque lavora tutt' ora nella sua prestigiosa clinica.
Ma non si puo' escludere che certe cose avvengano ancora...
quindi ATTENZIONE!
Dalla
meta' egli anni '70 viene rilevato un crescente "traffico" di
animali domestici dall'Italia verso altri paesi europei, in particolare
Germania e Svizzera. Questi trasferimenti vengono messi in atto da
sedicenti animalisti se non quanto da associazioni che si dichiarano
animaliste. Inizialmente sotto l'attenzione di associazioni animaliste,
questi ingenti movimenti hanno destato l'attenzione del Ministero della
Sanita' del parlamento, nonchè dell'opinione pubblica. Infatti negli anni
a cavallo fra il 1992 ed il 1996 sono stati bloccati alcuni furgoni,
diretti oltreconfine, contenenti cani stipati e seminarcotizzati. A bordo
erano presenti "i soliti noti".... denunciati, poi puntualmente
scagionati, sono sempre riusciti a rimanere impuniti nonostante documenti
falsificati/irregolari e decine di migliaia di animali trasferiti senza
aver mai fornito prove concrete sulla destinazione degli stessi. Nello
svolgimento di alcune indagini sono emersi preoccupanti flussi finanzari
che constano di notevoli e repentini movimenti da conti esteri. Il quadro
si complica ulteriormente se pensiamo che molte persone o associazioni,
prima impegnate nelle indagini, hanno abbandonato questo compito o peggio
risultano ora collaborare proprio con chi "sistema bene" animali
oltreconfine. E chi osa parlare di questi argomenti viene accusato di
condurre una "caccia alle streghe" e ci sono tentativi di
intimidazione verso chi documenta.
«
Ci risulta che il traffico di animali clandestino sia costante, sappiamo
che settimanalmente partono carichi di randagi provenienti dall'Italia e
dal resto d'Europa, così come anche dal Ticino. La destinazione non é
nota, apparentemente andrebbero tutti dati in adozione a famiglie tedesche
che a quanto pare non ne hanno abbastanza dei loro. Cosa che comunque non
giustifica l'altissimo numero di animali che passano di nascosto le
frontiere. La cosa strana è che in Svizzera, Germania e Austria pare
arrivino i randagi di tutta Europa, tutti ufficialmente per essere
adottati da famiglie. Questa situazione, che si protrae da decenni, fa
sorgere qualche dubbio: se i randagi andassero davvero a finire ad
amorevoli famiglie d'oltralpe, a quest'ora ognuna di loro ( comprese
quelle che non amano gli animali) dovrebbero avere almeno una quindicina
di cani e una ventina di gatti in casa, e ancora non basterebbero!
Cercando delle spiegazioni plausibili non possiamo che notare che in
Svizzera, Germania e Austria esiste la maggiore concentrazione di
laboratori, di Università scientifiche, di industrie farmaceutiche
d'Europa » .
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LE
CIFRE |
ALIMENTAZIONE
40.000.000
le galline imprigionate negli allevamenti in batteria
20 cm. x 20 cm. lo spazio a disposizione delle galline negli allevamenti
18% la percentuale di emissioni di metano nell'atmosfera derivanti dagli
allevamenti animali
500.000 i chili di lumache bollite vive ogni anno in Italia
1.500.000 i vitelli mangiati ogni anno nel nostro paese
600.000.000 gli animali uccisi ogni anno in Italia per alimentazione (esclusi i
pesci)
10.000.000.000 gli animali uccisi ogni anno nel mondo per alimentazione (esclusi
i pesci)
PELLICCE
200
i volt utilizzati per provocare la morte tramite scarica elettrica
50 i visoni necessari per fare una pelliccia
180 gli scoiattoli necessari per fare una pelliccia
400.000 i cuccioli di foca tramortiti e scuoiati vivi ogni anno
300.000 gli animali da pelliccia rinchiusi negli allevamenti italiani
20.000.000 gli animali massacrati per il solo mercato italiano
200.000.000 gli animali uccisi ogni anno in tutto il mondo per le pellicce
ZOO-COMMERCIO
87%
le scimmie morte durante il viaggio a causa del commercio illegale
35% gli uccelli morti per lo stesso motivo
98% i rettili morti per lo stesso motivo
10.000.000 i rettili importati illegalmente in vari Paesi
3.000.000 gli uccelli rari
300.000.000 i pesci catturati ogni anno nei luoghi d'origine
ANIMALI ESOTICI E COMMERCIO
Il commercio mondiale raggiunge 7.000 miliardi di lire l'anno, di cui almeno la
meta' e' clandestino.
In Italia e' un giro d'affari di circa 500 miliardi annui. Il contrabbando di
animali e piante in via di estinzione e', per volume d'affari, il terzo traffico
al mondo dopo quelli di droga e armi.
Ogni anno nel mondo sono commerciate legalmente circa 3 milioni di pelli di
rettile, 15 milioni di pellicce, 350 milioni di pesci tropicali
CIRCHI
Sono circa 1.000 gli animali prigionieri nei circhi con la motivazione che gli
animali sono indispensabili al successo del circo.
Il circo piu' grande del mondo e' il "Cirque du Soleil" canadese. Non
ha mai usato animali. Ha 3 troupe itineranti nel mondo e una fissa a Las Vegas.
Da almeno 10 anni non riceve contributi pubblici. Incassa circa 8 volte quanto i
130 circhi italiani nel loro complesso.
VIVISEZIONE
551 - i centri autorizzati alla vivisezione in Italia 121 - gli stabilimenti
autorizzati a praticare esperimenti su animali nella sola Lombardia: è la
regione italiana dove sono più presenti (22% del totale). La seconda è
l’Emilia Romagna con 94 centri. 150 - gli animali che ogni giorno sono
sfigurati e intossicati in Europa dall'industria cosmetica 3.000 - gli animali
vivisezionati ogni giorno in Italia 300.000.000 - gli animali torturati e uccisi
ogni anno in tutto il mondo per la ricerca86% - gli esperimenti su animali fatti
senza alcuna forma di anestesia Un animale ogni secondo – la frequenza con cui
muoiono gli animali presenti nei laboratori americani.Un animale ogni 2 secondi
– la frequenza con cui muoiono gli animali presenti nei laboratori
giapponesi.Un animale ogni 3 secondi– la frequenza con cui muoiono gli animali
presenti nei laboratori europei.
CACCIA E PESCA
250.000.000 - gli animali vittime ogni anno, in Italia, dei cacciatori 17.500 -
le tonnellate di pallini di piombo dispersi nell'ambiente 3.000.000 - i pesci
pescati in Italia ogni anno 1.000.000 - i molluschi 500.000 - i crostacei
100.000.000 - gli squali uccisi ogni anno nel mondo 80.000.000 - le tonnellate
di pesce pescato in tutto il mondo ogni anno 50 – le persone morte durante la
stagione venatoria 2003/2004 a causa di incidenti di caccia. 94 – le persone
ferite più o meno gravemente in incidenti di caccia nella stagione 2003/2004.
COMBATTIMENTI E FESTE
5.000 - i cani vittime ogni anno dei combattimenti in Italia 1.000 - i miliardi
delle scommesse clandestine sulle lotte tra cani 1.000.000 - gli animali
attualmente rinchiusi a vita negli zoo del mondo 12 - i tori seviziati e
linciati ogni anno a Coria (Spagna) durante i festeggiamenti per S. Giovanni 100
- le "feste" religiose e popolari in Italia dove si torturano animali
47 - i cavalli morti al Palio di Siena negli ultimi trent'anni
CORRIDA
450 - le arene nel mondo.1.000 – le corride spagnole in un anno.4.500 – i
tori uccisi nelle corride spagnole in un anno.10.000 – i tori uccisi nelle
corride europee in un anno.134.246 – i tori uccisi in 45 anni in Francia e in
Spagna.200 – i cavalli morti durante le corride in un anno.40 milioni – gli
spettatori delle corride spagnole in un anno.
RANDAGISMO
Nonostante il moltiplicarsi di appelli e spot televisivi ogni anno in Italia
oltre 150 mila animali domestici vengono abbandonati. E il fenomeno non accenna
a diminuire.
L'80% morira' in incidenti stradali, subira' maltrattamenti, morira' di stenti o
rischiera' di essere usato per l'addestramento di cani da combattimento o come
animali per la vivisezione; gli altri finiranno nelle gabbie di un canile.
Ogni anno si
torturano e massacrano oltre 11 miliardi di altri esseri viventi!
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IL
DOLORE SILENZIOSO |
No alla "boccia" per i
pesci
Pesci rossi, vietata
la boccia
Il pesce rosso (”Carassius”)
è forse l’animale più maltrattato in Occidente - è di origine
orientale - e ha l’unico handicap di essere assai resistente, di
sopravvivere cioè in condizioni off-limits che ucciderebbero qualunque
pesce d’acquario in pochi giorni. Dulcis in fundo, quando cresce
eccessivamente - in due anni può raggiungere anche i 25-50 cm - viene
talvolta buttato via in qualche fontana per morire di gelo e fame. La
nuova legge «189» del 2004 è chiara contro chi maltratta o tiene in
condizioni etologicamente incompatibili gli animali. E le bocce per i
pesci rossi rientrano in un maltrattamento punibile con pene oggi assai
salate. Ma chi è quel vigile o poliziotto che va a controllare i
pesciolini prigionieri nelle sfere? I primi Comuni a creare un
regolamento ad hoc sono stati quelli di Monza e Genova che già lo
scorso anno vietarono le bocce per i pesci rossi e di regalarli nelle
fiere come fossero gadget: «I pesci rossi - è scritto - devono essere
tenuti in vasche rettangolari per non distorcere la loro visuale, devono
avere il giusto ricambio aria-acqua e devono essere dotate di appositi
filtri». I Carassius infatti vanno allevati in grandi vasche fornite di
potenti filtri biologici e riscaldate (24° sono ormai lo standard per
le specie ornamentali). Andrebbero calcolati almeno 50 litri a pesce
quando sono giovani, sui 5 cm. La scarsità di acqua è la prima causa
di morte e malattia nei Carassius. Il pesciolino rosso da fiera diventa
grandissimo in breve tempo e dovrebbe essere allevato solo nei laghetti.
É un animale molto intelligente che soffre prigionia e sovraffollamento
nelle piccole vasche. Un’altra causa di morte è la sovralimentazione:
essendo un pesce ingordo il Carassius tende a mangiare in quantità
eccessiva e il cibo che non viene digerito correttamente può provocare
infezioni intestinali letali. Meglio nutrirlo «col contagocce»,
crescerà più lentamente ma vivrà più a lungo. Patrizia Spinelli,
nota esperta in acquariofilia, scrive: «Basta parlare del povero pesce
rosso come di un animale senza pretese, che non merita un trattamento
dignitoso solo perché non accetta di morire nonostante le sofferenze
cui viene sottoposto. Dentro ognuna di queste creature vive la storia,
poetica e misteriosa che il nostro stile di vita occidentale deve
interpretare prima di poterla comprendere. Una storia che il tempo non
è riuscito a cancellare e che vive e respira ancora oggi, nascosta fra
le squame lucenti di un piccolo, umile, pesciolino dorato».
da:IL MATTINO 30/11/2005
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